LE ORIGINI – Il “massaggio” è esistito da sempre per diminuire la fatica e il dolore, alleviare le fatiche di corpo e mente. Nei tempi antichi era inteso come una serie di mobilizzazioni articolari e manovre manuali, infatti è stata la prima tecnica di cura, la prima forma di terapia utilizzata dall’uomo.
I primi riferimenti al massaggio si trovano in Cina, nel KONG-FOU, testo cinese del 2698 a.C. e nel 4° libro dei testi sacri indiani dell’Ayurveda, vengono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio per il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. Inoltre alcuni geroglifici testimoniano la pratica del massaggio nell’antico Egitto dove veniva usato nei riti di purificazione, immergendo il corpo in vasche di acqua profumata, quasi come riti religiosi. Anche in Mesopotamia e in Grecia, dove il medico Ippocrate parlò del massaggio evidenziandone tutti i benefici. Egli comprese che doveva essere effettuato con uno sfregamento e ne individuò diversi tipi: il massaggio sportivo, legato ai giochi, e il massaggio curativo. Le sue osservazioni sulla pratica del massaggio, con particolare riferimento alla massoterapia, sono state confermate anche nei secoli successivi. Seguirono poi anche i Romani che con le loro tecniche di massaggio avevano dato parità di efficacia alla medicina.
In occidente purtroppo col passare del tempo, soprattutto nel Medioevo, con l’oscurantismo, le tecniche di massaggio vennero totalmente abbandonate, mentre l’Oriente ha portato avanti il culto del massaggio, anche come pratica spirituale. Soltanto dopo il 1700 col Rinascimento il massaggio viene riscoperto e intorno al 1800 il medico e fisioterapista svedese, Pehr Henrik Ling, dopo il diploma al Ginnasio e la laurea in teologia, inizio un lungo giro per il mondo che durò circa 7 anni. Durante il viaggio incontro un cinese di nome “Ming” che lo istruì sulle pratiche orientali delle arti marziali e il Tuina, una terapia manuale per la cura del corpo praticata in Cina. Una volta tornato in Svezia elaborò un sistema di ginnastica che integrasse gli insegnamenti del Tuina suddivisa in 4 specialità: pedagogica, medica, militare ed estetica. Con grande sforzo , contro le ostilità del governo svedese, riuscì comunque a fondare l’istituto reale di ginnastica di cui fu nominato direttore e gli valse anche la possibilità di essere eletto membro dell’Accademia Svedese. Una piccola curiosità: fu anche l’inventore della spalliera svedese, un importante attrezzo per esercizi terapeutici.
LE TECNICHE – Le manualità di base, ben descritte dal sopra nominato Ling, sono ben quattro. Occorre tenere presente che la direzione del massaggio deve essere verso l’alto, agevolando il flusso del sangue verso il cuore e della linfa verso le stazioni dei linfonodi.
SFIORAMENTO – Solitamente eseguito all’inizio ed alla fine del massaggio per prendere contatto con la persona. Sono dei movimenti leggeri, ritmicamente e alternativamente eseguiti con i palmi delle mani su gambe, braccia, schiena e torace.
FRIZIONE – E’ una manualità più energica dello sfioramento poiché interessa gli strati più profondi della pelle per dare maggior tono ai tessuti, rendere i muscoli più elastici e migliorare la circolazione. Anche questi movimenti tuttavia devono essere molto lenti.
IMPASTAMENTO – Questa manualità, più complessa delle precedenti, ha lo scopo di stimolare l’ossigenazione dei tessuti, migliorare la circolazione ed eliminare le tossine presente. Viene eseguita dove il tono muscolare è maggiore.
VIBRAZIONE – Si esegue facendo oscillare velocemente la mano su una superficie del corpo, con lo scopo di rilassare i muscoli, trasmettendo così una generale sensazione di piacere alla parte trattata.
PERCUSSIONE – Sono dei colpetti ritmici ed alternati eseguiti con più o meno velocemente in alcune parti del corpo, di solito le gambe, per aumentare la velocita della corrente venosa ed una maggiore tonicità muscolare. Le tecniche sono diverse, possono essere fatte con la mano aperta o chiusa, con i polpastrelli e in altro modo. Assolutamente da non eseguire su chi ha fragilità capillare o vene varicose.